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"La gara per accaparrarsi le sponsorizzazioni sarà feroce quest'anno, visto che la crisi economica toccherà gli sport ad alto budget" ha spiegato Keith Mills,...

[singlepic=1465,250,170,,left]America’s Cup – Londra – “La gara per accaparrarsi le sponsorizzazioni sarà feroce quest’anno, visto che la crisi economica toccherà gli sport ad alto budget” ha spiegato Keith Mills, leader di Team Origin. Parlando alla Reuter dopo un incontro con i media, l’imprenditore britannico ha aggiunto: “Credo che sarà un mercato molto difficile”.

Mills, ideatore del bonus Air Miles e arteficie dell’assegnazione dei Giochi del 2012 alla città di Londra, ha detto che il suo stesso team, guidato dal tre volte campione olimpico Ben Ainslie, ha già ridotto i costi di un terzo, tagliando il personale e utilizzando imbarcazioni meno costose: “Il costo più grande per un team di Coppa America è quello relativo al personale. Noi immaginavamo un team di circa 100 persone, ora parliamo di 75. Si capisce già così che si tratta di un bel cambiamento. Inoltre, un altro modo di abbattere i costi è quello di puntare su barche più piccole, una scelta che permette di risparmiare sulla progettazione e sulla costruzione”.

Nonostante la crisi economica stritoli i budget, Mills spera di rastrellare 15 milioni di Sterline in sponsorizzazioni per Team Origin, anche se sa di dover attendere sino alla fine della battaglia legale tra BMW Oracle Racing e Alinghi. Il defender aveva originariamente proposto di far svolgere la 33ma edizione quest’anno, ma contro questa intenzione si sono schierati gli statunitensi di BMW Oracle Racing, pronti a citare in giudizio il sindacato svizzero per aver nominato come Challenge of Record il Club Nautico Espanol de Vela, uno yacht club che, stando all’azione legale promossa dagli statunitensi, non soddisfa i requisiti stabiliti dal Deed of Gift.

La sentenza definitiva dovrebbe giungere prima della fine di marzo e Mills sa di non potersi rivolgera ai potenziali sponsor prima che la corte abbia emesso la sentenza. Il suo team, che incorpora altri due campioni olimpici come il tattico Iain percy e lo stratega Andrew Simpson, è impegnato nel preparare le Louis Vuitton Pacific Series, un nuovo evento di match race che si svolgerà ad Auckland dal 30 gennaio al 14 febbraio.

Alinghi e BMW Oracle Racing sono tra i dieci team che prenderanno parte alla manifestazione, cui avrebbero dovuto partecipare altri equipaggi, chiamatisi fuori per la mancanza di sponsor. Anche altri eventi velici importanti hanno visto le loro sponsorizzazioni ridursi un pò alla volta. A dicembre, Team Russia si è ritirata dalla Volvo Ocean Race dopo aver finito i fondi, mentre la Cowes Week si è ritrovata senza sponsor dopo che Skandia, da 14 anni legata alla manifestazione, si è fatta indietro.

Mills è comunque convinto che il fascino dell’America’s Cup, una volta risoltosi il caso giudiziario, tornerà ad esplodere immediatamente e non sarà impossibile trovare gli sponsor: “Credo sia realistico immaginare di poter recuperare tra i 10 e i 15 milioni di sterline. Ci sono diverse società interessate alle cosa e nei mesi scorsi ci siamo preccupati di tenere vivi i rapporti in attesa di giungere al punto di svolta”.

[singlepic=1466,250,170,,left]Lungi dall’essere frustrato dai ritardi legali, che si stanno trascinando ormai dal luglio 2007, Mills ribadisce il suo pieno impegno nel tenere in vita Team Origin: “Ho una mentalità individualista. Ci vuole tanta tenacia per credere in un progetto che è osteggiato da cause indipendenti dalla tua volontà. L’unicità della Coppa America rende però tutto più semplice. Trovare uno sponsor per un evento del genere è più facile che farlo per il solito team di calcio o di rugby. Se non avessi già in mano qualche proposta, sarei davvero terrorizzato”.

Il presidente di Team Origin, fatti due calcoli, è giunto alla conclusione che, visti i tagli in programma, il budget per una campagna di successo dovrebbe aggirarsi tra i 20 e i 30 milioni di Sterline. Importo decisamente più basso rispetto a quello di diciotto mesi fa, da coprire in larga parte grazie all’intervento degli sponsor. Come detto in precedenza, a permettere un deciso risparmio è stata la scelta di Alinghi di insistere sull’introduzione di una nuova classe, più piccola e meno costosa rispetto al passato. Una scelta che racconta come la crisi finanziaria stia influendo negativamente sui principali eventi sportivi.

Anche la Fedarazione Automobilistica Internazionale (FIA) e la Formula Uno hanno recentemente introdotto delle misure anti crisi, come la scelta di equipaggiare le monoposto con motori più piccoli e meno potenti, mentre alcuni costruttori ai auto hanno riconsiderato il loro appoggio ai tornei di olf più prestigiosi e i dirigenti del mondo del calcio hanno iniziato a lavorare per snellire le compagini e contenere il monte stipendi.

“Eventi di alto profilo come la Coppa America, però, sopravviveranno alla recessione” ha concluso Mills, pronto nel frattempo a coprire i costi del team assieme al partner Charles Dunstone, CEO di Carphone Warehouse.


AMERICA’S CUP TEAM TO BE REDUCED
[Source Reuters] Competition for sponsorship will be fierce this year as the financial crisis hits big-budget sports, says the head of British America’s Cup syndicate Keith Mills. “I think it is going to be a very tough market,” Mills told Reuters after a media briefing last week. Mills said his own team, skippered by triple Olympic gold medallist Ben Ainslie, had already reduced costs by a third, cutting staff and using cheaper boats.

“America’s Cup teams’ biggest cost is people. Whereas before we were looking at team numbers of around 100 (people) we are now looking at 75. That takes a big chunk out. You take the smaller boats and smaller design team, and build and design costs also come down,” said Mills, who was behind the setting-up of the Air Miles bonus scheme and led London’s successful bid to host the 2012 Olympic Games.

Despite the squeeze on company budgets, Mills hopes to raise 15 million pounds (NZ$39.5 million) in sponsorship for Team Origin, though he is having to be patient while a courtroom battle over the Cup continues.

Swiss team Alinghi, the defending champions, originally proposed to hold the 33rd America’s Cup this year but it was put on hold because of legal challenges by American rivals BMW Oracle who questioned the legality of the Spanish team recognised by Alinghi as the official Challenger of Record.

Olympic champions
A New York court is due to rule on a BMW Oracle Racing appeal by the end of March and Mills is unable to approach potential sponsors before the legal wrangle comes to an end.

His team, which boasts two more Olympic champions in Iain Percy as tactician and Andrew Simpson as strategist, are keeping busy in the meantime by preparing for the Louis Vuitton Pacific Series, a new match-racing event, off Auckland from January 30. Alinghi and BMW Oracle are among the 10 teams taking part in the friendly event, though several syndicates have pulled out for lack of sponsors, according to media reports.

Other sailing events have found sponsorship drying up. In December, Team Russia were forced to pull out of the round-the-world Volvo Ocean Race because of insufficient funds. Britain’s Cowes Week regatta also found itself without a sponsor after financial services firm Skandia ended its 14-year association with the event, forcing the organisers to look for new sources of funding for this year.

Mills believes the glamour of the America’s Cup, which Alinghi now want to stage next year, will easily bring in sponsors for his team once the case is over: “I think we can get 10 to 15 million pounds. There is enough appetite in the market for unique propositions. We have kept about a dozen corporations who expressed interest a year ago. We have kept them warm and on the back burner and keep them briefed on what we’re doing.”

Tenacious attitude
Far from being frustrated by the legal delays, which have dragged on for more than a year, Mills remains committed to the cause: “I’ve been single-minded and determined. You need to have a very tenacious attitude and mindset to keep pumping lots of money and time into something that is frustrated by things outside your control. The uniqueness of the America’s Cup…makes it marginally easier than, let’s say, another football or rugby club trying to get a sponsor. If we didn’t have such a unique proposition I’d be terrified.”

Mills said the cost-cutting measures meant his team’s budget would fall to 20 million pounds from 30 million 18 months ago, of which 15 million would come from sponsors.

Alinghi, who set the rules for the next America’s Cup, plan to introduce a new, lower-cost class of boats for the race aimed at reducing design and build costs for teams. The move comes as sporting events around the world begin to feel the pinch of the global financial crisis.

Formula One’s governing body the International Automobile Federation (FIA) recently introduced cost-cutting measures such as cheaper engines for independent teams while some carmakers are reviewing their sponsorship of major golf events and soccer bosses have warned that clubs face leaner times ahead.

High-profile events such as the America’s Cup, though, should still attract sponsors despite the recession, says Mills, who is confidently footing some of the team’s bills himself, along with business partner Charles Dunstone, chief executive of Carphone Warehouse.

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