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America’s Cup, un altro ritiro e i kiwi vanno sul due a uno nella finale di Louis Vuitton Cup America’s Cup, un altro ritiro e i kiwi vanno sul due a uno nella finale di Louis Vuitton Cup
Emirates Team New Zealand è nuovamente in vantaggio nella finale della Louis Vuitton Cup. Il punto del due a uno è arrivato nella tarda... America’s Cup, un altro ritiro e i kiwi vanno sul due a uno nella finale di Louis Vuitton Cup


Video courtesy America’s Cup.

San Francisco – Emirates Team New Zealand è nuovamente in vantaggio nella finale della Louis Vuitton Cup. Il punto del due a uno è arrivato nella tarda serata italiana, quando l’AC72 di Luna Rossa Challenge si è ritirato dalla terza regata della serie a causa di un danno subìto dal sistema che permettono il controllo dell’ala alta oltre quaranta metri.

Emirates Team New Zealand ha finito la sua corsa solitaria e ha ottenuto il punto del due a uno. Sarà il primo team a raggiungere i sette punti che guadagnerà il diritto di sfidare Oracle Team USA nella finale dell’America’s Cup in programma il mese prossimo.

La terza rottura in altrettanti giorni ha lasciato tutti con l’amaro in bocca visto che nelle fasi iniziali non erano mancate le emozioni. Il timoniere di Luna Rossa, Chris Draper, ha fatto l’impossibile nel corso del pre-partenza per mettere in difficoltà Dean Barker e lo ha anticipato di circa un secondo sulla linea di partenza.

Abbiamo pensato che saremmo tornati sulla linea più velocemente navigando stretti e ci siamo adoperati per mettere in atto il nostro piano” ha detto Draper.

C’è stata la sensazione di poter ingaggiare Luna Rossa ma non siamo riusciti a farlo – ha detto Barker – e questo ci ha messo in una posizione difficile. Avrei potuto fare di meglio nel mezzo minuto che ha preceduto il via“.

Luna Rossa e Aotearoa si sono affrontate in una gara di velocità verso la prima boa: i due AC72 hanno navigato fianco a fianco tra i 34 e i 38 nodi, separati da meno di una lunghezza. A spuntarla, doppiando la boa con 3 secondi di vantaggio sul team italiano, sono stati i kiwi, abili nell’approfittare di un improvviso rallentamento di Luna Rossa.

Ho pensato che stavamo per rollarli, ma subito dopo il via si è sentito un piccolo rumore – ha spiegato Draper – se entri in una zona di minor pressione e hai il rake o le derive regolate male, la perdita di velocità è improvvisa“.

È stata davvero una bella partenza, questi ragazzi non sono certo inesperti – ha proseguito Barker – Hanno fatto molto bene con l’AC45 quindi sanno bene cosa va fatto e come farlo. Se fino a oggi potevano avere qualche problema nel boat handling, oggi sono molto confidenti nella barca e non hanno paura di buttarsi nella mischia“.

Se nel corso del primo lato le velocità sono risultate simili, in quello seguente Emirates Team New Zealand ha navigato a medie superiori, guadagnando rapidamente un margine di 20 secondi.

Appena doppiata la seconda boa, Luna Rossa ha virato per cercare separazione e pochi istanti dopo ha rallentato mentre alcuni uomini dell’equipaggio ispezionavano il braccio che permette di regolare la wing,

Sfortunatamente abbiamo avuto un problema con la cima che governa il twist della wing e questo ci ha impedito di continuare a navigare – ha spiegato Max Sirena, skipper di Luna RossaFortunatamente è un problema rapidamente risolvibile, ma ci ha comunque costretti al ritiro“.

La nostra velocità alle portanti è migliorata e crediamo di poter riuscire a imporci sul campo di regata: abbiamo fatto bei passi avanti rispetto al Round Robin” ha detto Draper.

Il vento superiore ai 19.4 nodi ha imposto un nuovo stop alle regate e la quarta sfida è stata rinviata a mercoledì. Max Sirena ha sottolineato che Luna Rossa sarà senza dubbio della partita.

Oggi sarà un giorno di riposo per gli equipaggi e c’è da scommettere che ci sarà grande lavoro per gli shore team, chiamati a prendersi cura degli AC72.

Il Principal Race Officer John Craig ha sottolineato come il programma serrato della manifestazione metta sotto pressione i team: “Credo che due regate al giorno spingano al limite più i velisti delle barche. Sono ottimista che con il mutare delle correnti e l’arrivo di settembre, che da queste parti è un mese di vento leggero, vedremo i team far fronte con successo ai problemi che stanno incontrando in questo periodo“.

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