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Quando si dice la quiete dopo la tempesta. Dopo un venerdì di Barcolana che ha visto il passaggio di una veloce perturbazione, è tornato...

Trieste – Quando si dice la quiete dopo la tempesta. Dopo un venerdì di Barcolana che ha visto il passaggio di una veloce perturbazione, è tornato oggi il sole sulla regata di Trieste, una città assediata dalle imbarcazioni e coinvolta tutta in una festa internazionale dedicata al mare. Domani, con partenza alle 10, dopo un’intera settimana di eventi e attesa, sarà finalmente il giorno della Barcolana, che vedrà in acqua almeno 1680 imbarcazioni (dato aggiornato alle ore 18 – seguono ulteriori aggiornamenti). Il meteo di venerdì ha ritardato gli arrivi dei concorrenti, che non hanno potuto attraccare lungo le Rive, ma oggi la festa è letteralmente esplosa, a terra e in mare. Se le previsioni saranno confermate, sarà, domani, una 43ma Barcolana di Bora moderata, come nella migliore tradizione di Trieste: alle 10 del mattino, ora prevista per la partenza, raffiche, a tratti anche sostenute soprattutto sotto costa, impegneranno gli equipaggi e garantiranno l’eccezionale colpo d’occhio di un “via” con gennaker e spinnaker a riva, e un arrivo di bolina.

Dopo lo stop imposto venerdì 7 ottobre dal meteo, è stata giornata entusiasmante in un Golfo, mai così pieno, di barche a vela. Gli arrivi delle imbarcazioni si sono mescolati alla festa della Barcolana Classic, al recupero delle regate di Sail Trieste con le imbarcazioni G34 del Giro d’Italia a vela, e di sera con la Jotun Cup.

Barcolana Classic
Vele d’epoca che incrociano quelle moderne in bacino San Giusto, l’arena della vela della Coppa d’Autunno. L’occasione è quella della passerella in mare della Barcolana Classic Portopiccolo, la regata riservata agli scafi classici che, in soli 5 anni, è divenuta uno dei raduni dei “legni” più affollati d’Europa con 87 imbarcazioni iscritte. Organizzata dalla Società velica di Barcola e Grignano con il supporto dello Yacht Club Adriaco e dell’Associazione italiana vele d’epoca, nonché il patrocinio del Comitè International de la Mèditerranèe, è diventata il raduno più interessante e partecipato del Mediterraneo. Tre le categorie riservate alle signore del mare: gli scafi d’epoca, i classici e quelli disegnati dal maestro Carlo Sciarrelli, mentre una classifica a parte viene riservata ogni anno alla categoria passere. A tagliare il traguardo per prima in tempo reale nella regata disputatasi in golfo è stata l’imbarcazione Angelica IV, seguita da Chica Boba e Angelica III. Tra le barche più affascinanti del raduno, la ravennate Bina II, progettata da Ceccarelli alla fine degli anni Sessanta, e oggetto di un’importante restauro nei cantieri navali De Cesari. Sul fronte locale, ritorna anche uno scafo storico come Suavecito, scafo di origine svedese di Italo Soncini, penna storica della vela locale. Fra le novità, invece, c’è Ariel, lo scafo spirit of tradition appena varato sulla base di un progetto di Carlo Sciarrelli.

Roberto Castelli, politico in regata
Il viceministro alle Infrastrutture Roberto Castelli al timone, l’assessore regionale al Turismo Federica Seganti alla tattica e l’onorevole Massimiliano Fedriga nel ruolo di tailer. Sono le tre punte dell’equipaggio della Lega Nord alla Barcolana 43. Gli esponenti del Carroccio rinnovano la loro partecipazione alla Coppa d’Autunno dopo aver conquistato il 350esimo piazzamento assoluto lo scorso anno. Rinnovato lo scafo – si tratta del Millennium 40 Luna per te – ma non lo spirito, che resta quello della festa ma con un giusto spirito di competizione sportiva. “Ho partecipato alla Barcolana per la prima volta alcuni anni fa ed è stato un amore a prima vista che non ho più abbandonato – spiega il viceministro Castelli appena sceso in banchina dopo gli allenamenti – è un evento unico nel suo genere che unisce amicizia, eventi cittadini, sport e vela in un mix perfetto che è molto difficile da trovare in altri luoghi“.

La Barcolana però non è solo un grande evento sportivo e popolare – ha sottolineato l’assessore al Turismo Seganti – ma anche la massima vetrina turistica per il Friuli Venezia Giulia, che attrae il maggior numero di turisti per un singolo evento sul nostro territorio. Una manifestazione che crea un indotto irripetibile per negozianti, ristoratori e ditte del settore nautico“.

Musica e fuochi
La vigilia di Barcolana si chiuderà in musica, con le note del Barcolana Music Festival e l’attesa performance di Raf. Alle 23.30 tornano alla Barcolana i fuochi d’artificio, offerti alla città dalle Assicurazioni Generali, uno spettacolo pirotecnico che dal mare illuminerà una Trieste già ammaliata dalla Bora.

Il record
Esimit Europa 2 dovrà, soprattutto, battere se stessa. Il record di percorrenza sull’attuale percorso è stato chiuso lo scorso anno in 56’13”, dopo che l’anno precedente, nel 2009, Mitja Kosmina su MaxiJena aveva regatato, con la bonaccia, in 2h07’38’.

La crew list
Per lo scafo candidato alla vittoria dell’armatore Igor Simcic – che questo pomeriggio ha annunciato in una conferenza stampa la volontà di ampliare il proprio progetto legato al mondo della vela – un vero dream team di velisti internazionali è arrivato a Trieste. Accanto all’armatore ci sarà uno dei velisti più medagliati al mondo, il tedesco Jochen Schuemann nel ruolo di skipper, il tattico Vasilj Zbogar, il timonere Alberto Bolzan, il navigatore spagnolo Juan Vila. Ancora in barca Sidney Gavignet, Luca Serra, Corrado Rossignoli, Claudio Novi, Sean Courveux, David Vera, Vittorio Volonté, Gaetano Fallacara, Massimiliano Carbone, Luca Albarelli. Da sottolineare la presenza a bordo anche di una serie di noti velisti italiani come Gabriele Olivo, Francesco “Cico” Rapetti, Claudio “Ciccio” Celon, Giovanni Cassinari e di un manipolo di triestini a fare da padroni di casa: Stefano Spangaro, Stefano Ciampalini e Nicola Pilastro, assieme al velista di San Giorgio di Nogaro Stefano Rizzi.

L’armatore di Esimit Europa 2, Igor Simcic, è ormai una presenza abituale alla Barcolana. Un armatore dalle idee chiare e dalle convinzioni forti. Che non si smentisce anche quest’anno, parlando degli obiettivi del suo super maxi, la barca più vincente degli ultimi anni nel mondo della vela: “Si sta ripetendo lo scenario dello scorso anno – afferma Simcic – e dovrebbe essere una Barcolana con vento di Bora sui 15-20 nodi. Se queste previsioni reggeranno, il nostro obiettivo sarà battere il nostro record del 2010. E comunque fare una regata senza errori, e dando sempre il massimo, come abbiamo fatto finora“.

Ma il messaggio legato ai successi velici dello yacht più famoso va anche al di là dello sport della vela, come spiega ancora Igor Simcic: “Il nostro progetto non è solo sportivo, è anche diplomazia, è anche economia. Noi vogliamo lanciare questo messaggio europeo a tutti gli europei, non solo agli appassionati della vela. Vincere una regata significa che stiamo facendo bene le cose, sia in acqua che fuori“. Esimit Europa 2, insomma, come ambasciatrice di ideali europeisti, tanto importanti in questo momento: “E’ difficile immaginare un altro sport che possa proporre una nazionale europea, come stiamo facendo noi. Con la vela si può. Già la barca è un simbolo concreto, di questo continente. Come un tempo nell’America’s Cup le barche rappresentavano le rispettive nazioni, noi oggi rappresentiamo l’Europa. Con la barca e con l’equipaggio che è multinazionale, fatto dai migliori velisti di ogni paese. Tutti insieme collaboriamo con lo stesso obiettivo. Questo è un simbolo eclatante di ciò che l’Europa sarà sempre più in futuro“.

Gli sfidanti
E’ lo sloveno Mitja Kosmina lo sfidante di Esimit Europa 2: la sua MaxiJena, fino a ieri ormeggiata nel porto di Capodistria, sarà pronta sulla linea di partenza con un team storico e affiatato, che comprende tre generazioni, nonno Janko Kosmina, uno dei padri della vela in Slovenia, il timoniere Mitja Kosmina, e la terza generazione, Jan Kosmina, che si affaccia alla vela, pur essendo a oggi un giovane talento nel windsurf.

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