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Giorgia Speciale ha chiuso al nono posto il campionato mondiale RS:X Under 19 e seconda delle windsurfer italiane in gara dietro ad Alessandra Papito,...

Torbole – Giorgia Speciale ha chiuso al nono posto il campionato mondiale RS:X Under 19 e seconda delle windsurfer italiane in gara dietro ad Alessandra Papito, settima sul traguardo.

Questo l’epilogo dell’evento gardesano, a cui hanno preso parte 40 delle atlete juniores più forti al mondo, caratterizzato da forte instabilità metereologica su tutto il territorio nazionale e dall’alternanza di vento sostenuto e temporali sul campo di gara. “E’ stata una regata difficile – il commento della campionessa dorica – delle dodici prove in programma, siamo riusciti a disputarne soltanto sette. Io non ero al top della forma fisica perché convalescente dall’influenza ma ho gareggiato lo stesso. Il livello tecnico in acqua era molto elevato e ho potuto constatare che, in condizioni di vento forte, ci sono avversarie con un passo migliore“.

La medaglia d’oro è andata alla israeliana Maya Morris, che ha preceduto nell’ordine la britannica Emma Wilson e la giapponese Nakami Matsuura. Soddisfazione per la prestazione e per la crescita atletica di Giorgia Speciale è stata espressa dai vertici della Federazione Italiana Vela, presente a Torbole con il Commissario Tecnico del windsurf, Mauro Covre, e l’affiancamento della pluri-campionessa olimpica Alessandra Sensini.

Il campionato ha visto il debutto di una nuova formula per la medal race, da quest’anno aperta ai migliori 12 velisti della classifica provvisoria (prima erano solo i top 10 ad accedervi) e articolata su tre manches a eliminazione diretta (quarti di finale, semi-finali e gran finale, che decide il podio fra gli ultimi 4 concorrenti non ancora eliminati). “Entrata come settima del ranking, Giorgia ha sperimentato per la prima volta ieri le nuove finali”, sottolinea Roberto Pierani, suo coach alla SEF Stamura di Ancona (la società per la quale Giorgia corre). “La sua performance conclusiva – il bilancio di Pierani – ci offre tanti spunti di lavoro: questo nuovo format piace ai tifosi perché tiene aperta fino agli ultimi minuti la corsa alla medaglia ma, per gli atleti più costanti nei piazzamenti durante il campionato, è rischioso, basta una distrazione per buttare alle ortiche tanti sacrifici. Questo significa che dovremo prepararci in modo mirato per poter gestire al meglio una finale non solo dal punto di vista fisico ma anche mentale“.

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