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Articolo pungente, acuto e interessante quello pubblicato da Andrea Falcon sul Giornale della Vela in edicola in questi giorni. Intitolato L'uomo che vuole distruggere...

Ravenna – Articolo pungente, acuto e interessante quello pubblicato da Andrea Falcon sul Giornale della Vela – pagina 46 – in edicola in questi giorni. Intitolato L’uomo che vuole ditrsuggere la Coppa, il pezzo ripercorre la carriera di Russel Coutts, a partire dall’oro conquistato nel Finn in occasione dei Giochi di Los Angeles del 1984 sino ad arrivare all’incarico più attuale, quello di CEO di Oracle Racing.

Secondo Falcon, però, il momento chiave della vita sportiva del talento neozelandese, ormai riscopertosi manager, è stato il divorzio da Ernesto Bertarelli che, quando Coutts, all’indomani della vittoria nell’America’s Cup del 2003, iniziò a pretendere qualcosa di più del ‘semplice’ ruolo di skipper “…prima lo licenziò e poi, come detentore della Coppa, introdusse una regola per impedirgli di essere ingaggiato da un altro team”. E’ stato quindi il tycoon delle biotecnologie elvetico a mettere “…fine alla carriera di velista di Russell Coutts”.

La vendetta del kiwi, come sappiamo, si è consumata dalla banchina, e non da bordo di USA, e oggi Coutts è il deus ex machina della 34ma America’s Cup. Peccato che, sottolinea Falcon “…dietro alla scrivania non è bravo come al timone” perchè “…per riuscire ad organizzare una Coppa America altamente spettacolare, con i catamarani, deve raccontare molte bugie, alle quali nessuno crede”. Intanto, “…ogni settimana è costretto a modificare il Protocollo perchè, tranne un paio di team, gli altri non riescono neanche a pagare l’iscrizione”.

Un campione, Russell Coutts, lo è senza dubbio “…ma di salto del gambero”.

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