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Dopo piu’ di 100 ore di navigazione senza sosta e senza comunicazioni con la terra ferma, ieri alle 23.00 il Mini 6.50 Intermatica ITA-520,...

[singlepic id=5649 w=204 h=300 float=left]Gran Premio d’Italia Mini 6.50 – Genova – Dopo piu’ di 100 ore di navigazione senza sosta e senza comunicazioni con la terra ferma, ieri alle 23.00 il Mini 6.50 Intermatica ITA-520, con a bordo il viareggino Andrea Pendibene in doppio con il francese Nicolas Bérenger, ha tagliato il traguardo al primo posto tra le imbarcazioni di serie e al terzo in generale nella quarta edizione del Gran Premio d’Italia Mini 6.50.

Davanti a Intermatica ITA-520 soltanto due prototipi che hanno partecipato con una classifica a loro dedicata: Teamwork degli svizzeri Etienne David e Stéphane Le Diraison, primo in assoluto, e Marina di Loano di Andrea Caracci e Gaetano Mura, secondo classificato. La regata, organizzata dallo Yacht Club Italiano e partita da Genova alle ore 12.00 dello scorso 17 aprile, ha visto partecipare una flotta di 24 Mini 6.50 che si sono dati battaglia su un percorso di 540 miglia (Genova, La Caletta sulla costa est della Sardegna, Giannutri, Genova).

La performance di Intermatica ITA-520 è particolarmente degna di nota, in quanto Pendibene e Bérenger hanno sempre navigato in prima posizione fin dall’inizio della regata, lasciandosi alle spalle il resto della flotta tra cui diversi prototipi.

Andrea Pendibene appena sceso in banchina ha dichiarato: “Non potevamo fare meglio. Intermatica Ita-520 è un’imbarcazione di serie e nelle regate lunghe come questa è praticamente impossibile tenere testa ai prototipi che, essendo barche più leggere e tecnologicamente piu’ avanzate, hanno una velocità nettamente superiore. La regata e’ stata impegnativa ma grazie anche all’esperienza di Nicolas, siamo riusciti a gestire al meglio le nostre energie e i turni di lavoro. Dopo il secondo posto dello scorso anno, una vittoria come questa e’ molto importante per il morale e per continuare a lavorare con il passo giusto in vista dei prossimi impegni. Complimenti a David e Le Diraison per il risultato ottenuto nella loro categoria”.

Nicolas Bérenger, che si sta preparando per la Route du Rhum del 2010, la transatlantica in solitario che partirà il prossimo 31 ottobre da Saint Malo, aggiunge “Ho navigato su diverse barche oceaniche, ma non avevo mai regatato a bordo di un Mini 6.50 che si è rivelato una piacevole sorpresa. Andrea conosce molto bene la barca ed è molto bravo nella conduzione, abbiamo unito le forze e il risultato è stato decisamente positivo”. Poi continua scherzando: “A parte il fatto che letteralmente non si sa dove appoggiare la testa quando si vuole dormire perché non c’è spazio e che ad ogni angolo ci si vorrebbe fermare a fare il bagno, per la bellezza dei posti, la regata è stata un’esperienza da ripetere. Spero di poter essere di nuovo a bordo di Intermatica ITA-520 per la Morocco Cup di Giugno, queste barche ormai mi hanno conquistato.“

Il racconto di Andrea Pendibene
“Il Gran Premio d’Italia Mini 6.50 è stato estremamente impegnativo sotto il profilo tattico. Dopo una partenza conservativa abbiamo girato secondi in assoluto, ma primi delle imbarcazioni di serie, la prima boa di disimpegno dietro a Marina di Loano con a bordo Andrea Caracci e Gaetano Mura. Da Genova a Capraia il vento ha avuto intensità e direzione variabili per poi abbandonarci in prossimità delle Bocche di Bonifacio”.

“A largo di Olbia il vento ha girato ad Ovest ed è aumentato oltre i venti nodi, abbiamo navigato in queste condizioni fino a La Caletta. Doppiata la seconda boa di disimpegno, mentre facevamo rotta su Giannutri, il Ponente ha cominciato a calare e abbiamo trovato onda incrociata dovuta probabilmente al vento da Sud che  soffiava nel Tirreno Centro-Meridionale. Le previsioni meteo, studiate prima della partenza, davano  l’arrivo di un vento da Nord, così abbiamo scelto una rotta diversa dal resto della flotta, navigando per diverse miglia  di bolina larga”.

“Quando il vento da Nord è entrato, abbiamo potuto  navigare al traverso verso Giannutri e questo ci ha consentito un primo grande distacco dal resto della flotta”.

“Doppiata l’Isola di Giannutri, la tattica di regata è diventata fondamentale, il vento estremamente debole e varibile di direzione ci ha costretto a navigare più sottocosta per sfruttare le termiche. In particolare nel Golfo di Piombino siamo riusciti a prendere una leggera brezza che ci ha permesso di superare l’Elba mentre il resto della flotta è rimasto bloccato nella calma piatta. Dall’Elba fino all’ingresso nel Golfo di La Spezia ci ha accompagnato una brezza leggera da Nordovest, che ha ruotato a 15-18 nodi di Scirocco all’arrivo”.

Per consultare le classifiche clicca qui.

Per seguire la regata sul tracking clicca qui.

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