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Buongiorno da Dubai. Mentre l'Italia ha da poco aperto gli occhi, qui a Dubai mancano pochi minuti alle undici e già l'International Marina Club,...
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Foto courtesy Louis Vuitton Trophy.

Louis Vuitton Trophy – Dubai – Buongiorno da Dubai. Mentre l’Italia ha da poco aperto gli occhi, qui a Dubai mancano pochi minuti alle undici e già l’International Marina Club, allestito per l’occasione con i colori del Louis Vuitton Trophy, appare in piena attività. La brezza da est che, a differenza dei giorni passati, ha già cominciato ad alleviare il caldo, sembra proprio accompagnare i velisti verso il dock out e verso il primo “scontro” che inaugurerà ufficialmente l’ultima tappa del circuito griffato Louis Vuitton: Emirates Team New Zealand verso Mascalzone Latino Audi Team.

Mascalzone Latino Audi Team batte Emirates Team New Zealand di 27″
Inizio convincente dei Mascalzoni che, dopo un pre-partenza tranquillo, sono partiti sottovento ai kiwi, obbligandoli a virare subito dopo il via. Costretti a inseguire, Dean Barker e compagni hanno girato la boa al vento dietro di mezza lunghezza prima di approfittare di un errore in fase di strambata di Mascalzone Latino Audi Team. Conquistata la leadership, i neozelandesi l’hanno persa quasi subito. Anticipando l’ultima strambata di una manciata di secondi, l’equipaggio di Gavin Brady è riuscito a rollare quello di Dean Barker che, nonostante i ripetuti tentativi non è più rientrato in regata.

Artemis batte Synergy di 44″
Dopo una penalità inflitta a Synergy in fase di partenza, Artemis controlla facilmente il match sino al traguardo.

Emirates Team New Zealand batte Mascalzone Latino Audi Team per ritiro
Dopo una partenza alla pari Mascalzone Latino Audi Team ed Emirates Team New Zealand vengono in contatto in prossimità della boa al vento. Gli umpire infliggono due penalità a Mascalzone Latino Audi Team proprio nel momento in cui i kiwi poggiano speronando la barca timonata da Gavin Brady. Il tangone penetra nella fiancata di dritta di NZL-84 che dopo pochi minuti deve abbandonare la regata. Ci sarà lavoro per gli shore team e per la Giuria Internazionale.

Synergy batte Artemis di 32″
Grande regate di Synergy. L’equipaggio di Francesco Bruni ha reagito da par suo alla sconfitta subita nella prova d’esordio difendendo il vantaggio accumulato nel corso della prima bolina nonostante la rottura del tangone. A nulla sono valsi i tentativi di Artemis di riaprire la regata.

BMW Oracle Racing batte All4One di 17″
Come accaduto nel primo duello tra Artemis e Synergy, una penalità inflitta nel pre-partenza decide il match a favore di BMW Oracle Racing. Gli umpire hanno infatti sanzionato una manovra azzardata di Sebastien Col che, nel tentare di passare sottovento all’avversario, ha urtato le aste che rappresentano l’estensione della barca. I franco-tedeschi non si sono comunque dati per vinti e hanno tentato in ogni modo di recuperare prima di cedere definitivamente le armi nel corso della seconda bolina.

BMW Oracle Racing batte All4One di
Partito mure a dritta sopravento a All4One, BMW Oracle Racing ha resistito sino alla layline di sinistra e ha capitalizzato il leggero margine di vantaggio nel tratto di mare compreso tra l’unica virata della prima bolina e la boa al vento. Marcato stretto da James Spithill, Sebastien Col nulla ha potuto per rientrare in gara. Grazie a questo successo BMW Oracle Racing ha conquistato la prima leadership del Louis Vuitton Trophy Dubai. All4One resta invece a quota zero.

Classifica (prima della discussione delle proteste)
1. BMW Oracle Racing, 2-0, pt. 2
2. Artemis, 1-1, pt. 1
2. Emirates Team New Zealand, 1-1, pt. 1
2. Mascalzone Latino Audi Team, 1-1, pt. 1
2. Synergy Russian Sailing Team, 1-1, pt. 1
6. All4One, 0-2, pt. 0

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