Rolex Swan Cup, al via anche Mascalzone Latino
Mascalzone LatinoRolex Swan CupVela 5 Settembre 2014 Zerogradinord 0
Porto Cervo – Mascalzone Latino si prepara ancora una volta a scrivere un’importante pagina nella storia della vela internazionale: fra pochi giorni infatti l’equipaggio di Vincenzo Onorato scenderà, temporaneamente, dai monotipi. Obiettivo: presentarsi a Porto Cervo a bordo di uno Swan 38 e prendere parte a uno degli appuntamenti storici per il noto cantiere finlandese dei cigni del mare, la Rolex Swan Cup.
Due anni fa circa Vincenzo Onorato, dopo aver a lungo cercato uno Swan 38, lo ha finalmente trovato. La barca in questione, ora Mascalzone Latino, è l’ex Gaylark. Un gioiellino del 1974, il numero diciassette tra i suoi simili, progettato da Sparkman & Stephens. L’home port di Gaylark era nel Maine, nel Northeast Harbour. Giunto in Italia, l’armatore assieme ai suoi uomini di fiducia e al progettista Maurizio Cossutti, dopo aver attentamente valutato il tipo d’intervento da effettuare, ha commissionato il restyling ai Cantieri dell’Argentario.
Gaylark nel corso degli anni era stata dotata di un albero di carbonio, una chiglia più lunga e un timone modificato rispetto al progetto originale. Il tutto per partecipare alla Newport-Bermuda Race, vinta nel 1994, e alle più note classiche caraibiche. Giunto in Italia, lo scafo numero trentatre della flotta di Mascalzone Latino è stato completamente smontato: gli interni sono stati riportati al layout originale Nautor’s Swan, l’attrezzatura di coperta modificata e alleggerita, il motore sostituito e sono state apportate delle lievi modifiche alle appendici.
A seguire lo studio delle modifiche e a ottimizzarne la stazza è stato appunto Maurizio Cossutti; Davide Scarpa invece è stato colui che ha seguito in prima persona l’intera operazione di refitting.
A occuparsi dello studio del piano velico è stata la veleria One Sails, nella persona di Marco Savelli, che è anche il Vice Presidente di Mascalzone Latino.
Lo Swan 38 Mascalzone Latino ha toccato l’acqua, dopo un anno di intenso lavoro, solo la scorsa settimana. Giusto in tempo per poter prendere parte alla Swan Cup, l’evento che riunisce barche segnate da uno stile inconfondibile che hanno sempre attratto Vincenzo Onorato in tante versioni e lunghezze.
Al fianco dell’armatore-timoniere, ovviamente sempre alla ruota, regateranno gli amici di sempre: Marco e Matteo Savelli, rispettivamente randista e trimmer, Andrea Ballico, trimmer, Davide Scarpa, prodiere e Pietro Manunta all’albero.
Alla tattica, come spesso accade su Mascalzone Latino, tanto per cambiare ci sarà un triestino: Gabriele Benussi, che solo nel 2014 ha all’attivo due titoli mondiali (Melges 24 e ORC), un titolo europeo (Melges 24) ed un terzo posto al Mondiale Melges 20 di fine agosto. Alle drizze Michele Gregoratto.
Per Mascalzone Latino si tratta di un déjà vu tra le Signore del Mare. In precedenza infatti Vincenzo Onorato vi aveva preso parte prima con Charlotte of Aybea e poi, a fine anni ’90, con il 59 piedi Rejavy of Aybea.
La diciottesima edizione della Swan Cup avrà inizio martedì e prevede cinque giorni di regate costiere, una “lunga” e un giorno di riposo o recupero a metà settimana (venerdì). Ottantacinque gli iscritti, divisi in tre raggruppamenti: “A”, “B” e “C” più due categorie one design: il 45 piedi One Design (“D”), e il Club 42 Swan One Design (“E”). Mascalzone Latino regaterà nella categoria “C”, ovvero tra gli Swan Classic. Obiettivo, manco a dirlo, è primeggiare nella sua categoria, iscrivendo il suo nome sul prezioso trofeo come sono già riuscite a fare altre barche italiane, almeno in una classe, in tutte le edizioni degli ultimi dieci anni.
Istituita nel 1980, organizzata regolarmente con cadenza biennale e sponsorizzata per la prima volta da Rolex nel 1984, l’edizione 2014 della Rolex Swan Cup celebra il trentesimo anniversario della felice collaborazione tra Rolex, Nautor’s Swan e Yacht Club Costa Smeralda. L’evento è aperto a yacht dagli 11 ai 35 metri che includono tutta la gamma della famiglia Nautor’s Swan, dai primi esemplari progettati da Sparkman & Stephens fino agli ultimi scafi one design che rappresentano il non plus ultra in tema di innovazione e tecnologia.
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