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La notizia di questa tappa delle Audi Melges 32 Sailing Series sono "i Bliksem". Che sia la barca protagonista in mare lo sappiamo dai...
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Audi Melges 32 Sailing Series – Scarlino – La notizia di questa tappa delle Audi Melges 32 Sailing Series sono “i Bliksem“. Che sia la barca protagonista in mare lo sappiamo dai risultati, lo vediamo dalle immagini e lo sentiamo dai racconti di banchina. Quello che cronache e classifiche non possano invece dire è da dove nasce il loro successo. Osservarli in banchina però rivela molti indizi.

Sarà per la lingua che non conoscono, sarà per il carattere, ma sono silenziosi, discreti, attenti. Primi ad armare la barca, primi ad uscire in mare, primi a iniziare e finire lo stretching in banchina sotto gli occhi incuriositi di alcuni nostri blasonati velisti.

Attorno agli americani ruota un po’ di soggezione. Come se i cinque cerchi olimpici tatuati sulla spalla dell’australiano Nathan Wilmot – oro nel 470 a Qingdao – intimorissero tutti. A Scarlino lui non è certo l’unico che ha portato al collo una medaglia olimpica, ma la sua sembra essere un po’ più medaglia delle altre. Intanto perchè è una medaglia d’oro e poi è la più recente, quella impressa nella memoria di tutti.

Forse non lo ammetteranno mai, ma quando sono arrivati, nessuno li temeva così come li temono adesso, anche se i “te lo avevo detto”, ormai, non si contano.

I successi di Bliksem da oltreoceano – Acura Miami ad esempio – erano arrivati fin qua, certo, ma un conto è sapere, un conto è vedere, un conto regatarci contro.

Eppure quello che colpisce è che a terra loro sono meno i protagonisti di tutti. Filano via per la loro strada come se tutto ciò che c’è attorno non contasse, come se le chiacchere, le discussioni fossero roba nostra e non loro. Come se regatare non fosse un mestiere, una scelta, ma una parte irrinunciabile della loro vita. Una passione, appunto.

Viene il dubbio che, forse, non capire la lingua – ed i suoi dialetti, perchè il triestino come sempre impera – a volte sia un grandissimo vantaggio, perchè così l’attenzione resta focalizzata dove deve restare. Sul mare.

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