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Dopo la lunga attesa di sabato finalmente domenica il lago di Iseo decide di far scendere in campo anche il vento. Ma è un...

Lovere – Dopo la lunga attesa di sabato finalmente domenica il lago di Iseo decide di far scendere in campo anche il vento. Ma è un regalo che impegna parecchio: salta in continuazione tra sud e sudest, rende impossibile sistemare velocemente il campo di regata che, per questo evento, è di forma trapezoidale e prevede la posa di sei boe. Alla prova anche le capacità dei tattici a leggere il campo, tanto che in banchina al rientro è tutto un concerto di “se avessimo scelto il lato sinistro… se non mi avessi fatto partire sulla barca comitato…”.

La sirena della prima partenza arriva solo alle 12.00 quando, sotto un bel sole brillante e con un bel vento steso di circa 8-9 nodi il comitato chiama i cinque minuti per la prima delle tre classi che parte, gli UFO 22. Turboden intenzionato a difendere la leadership partirà in tutte e tre le prove con grande aggressività, ma La Dama Bianca, che ha al timone Fabio Mazzoni,  fa subito capire che quel tocco di giallo della bandiera di leader sulla sua barca bianca starebbe benissimo.

Fabio Mazzoni dichiara: “La cosa più bella della giornata è stato tagliare il traguardo da primi, nella seconda regata, mentre la cosa peggiore è stata nella prima gara: abbiamo scelto di fare un bordo proprio sotto un promontorio di rocce convinti che li ci fosse più pressione, invece c’era una gigantesco buco di vento e da secondi siamo arrivati in boa sesti e in recupero abbiamo chiuso solo quarti”,

Turboden ritrova il suo storico timoniere, Roberto Bini, ma l’affiatamento dell’equipaggio non cambia e vincono la tappa, consolidano la leadership in classifica generale del trofeo.. Roberto Bini è sorridente e soddisfatto: “Abbiamo sempre letto bene il campo di regata e interpretato bene il vento, che oggi era davvero complesso“. Secondo il tattico Paolo Bertuzzi invece la ragione delle performance va ricercato altrove: ”La presenza degli equipaggi femminili in acqua – erano ben due – funziona bene, perché fa tirare fuori il meglio da tutti noi”.

Lorenza Mariani, al timone di Titti, uno dei due equipaggi femminili è contenta del suo settimo posto: ”Erano parecchi mesi che non salivo a bordo di un UFO22. Alcune cose le abbiamo fatte bene, altre invece vanno messe a posto. A Torbole per la terza tappa, se ci saremo,daremo sicuramente più filo da torcere a tutti”.

Dopo la prima regata, il bel sole estivo lascia il posto a un fronte temporalesco e bisogna attendere in acqua le 14.30 per poter disputare la seconda regata. Si cerca di concludere le gare delle tre flotte entro le 16.00 per dare la partenza della terza gara, ma la cosa riesce solo in parte. La flotta dei quattirdici ufetti sbriga la pratica di gara due velocemente, tanto che si preparano e partono per la terza volta. Surprise e Fun invece devono prendere la via del porto ed iniziare a rientrare. Ma gare tre è una illusione anche per gli UFO: alla boa di bolina il comitato annulla e tutti vanno a terra per le premiazioni presso il circolo Avas organizzatore dell’evento.

Poche “surprise” nella classe Suprise perché il podio va rispettivamente a Miao Miao che vince le sue due prove, a Wild Mutt che arriva sempre secondo e Refol che chiude sempre terzo.

Nei Fun sono i fratelli Azzi di Wonderfun che salgono sul gradino più alto del podio con un primo ed un secondo posto: “Il merito è stato sbagliare pochissimo e leggere bene il campo di regata “. Sono poche le parole di Alberto Azzi, ma il suo sorriso soddisfatto racconta molto di più di quanto non riescano le parole. Una giornata combattuta testa a testa con Dolcisinfundo di Marco Redaelli che affila le armi per la prossima tappa di Torbole. Lucifero, con Roberto Benedetti alla tattica – reduce del terzo posto al mondiale dinghy classico – si fa sotto e scala posizioni in classifica generale di Terra e Mare Cup.

La prossima tappa a Torbole 1-2-3- di luglio. In palio anche il titolo di campione Europeo Classe UFO 22.

Per visitare il sito della manifestazione clicca qui.

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