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Giro del mondo in solitario, Sodeb’O in vantaggio su Idec Giro del mondo in solitario, Sodeb’O in vantaggio su Idec
Dopo aver inseguito con determinazione l'ombra di Francis Joyon, Thomas Coville, reduce dall'approccio all'alta pressione di Sant'Elena, sta vivendo ore di euforia. Lo skipper... Giro del mondo in solitario, Sodeb’O in vantaggio su Idec


Video courtesy Sodeb’O Voile.

Oceano Atlantico – Dopo aver inseguito con determinazione l’ombra di Francis Joyon anche quando lo svantaggio era di quelli importanti, Thomas Coville, reduce dall’approccio all’alta pressione di Sant’Elena, sta vivendo ore di euforia. Lo skipper di Sodeb’O sta infatti traendo il massimo vantaggio laddove, all’andata, aveva perso oltre 1200 miglia: “Siamo 3 miglia avanti rispetto alla proiezione di IDEC – ha fatto sapere da bordo il solitario francese – Sembra impossibile essere davanti dopo aver accusato quasi 1.300 miglia di distacco. Aver solo accennato a questa possibilità nel momento in cui siamo entrati nell’Oceano Indiano ci avrebbe fatto passare per eretici. Posso solo dire che questa è stata una sfida davvero incredibile dal punto di vista mentale”.

A premiare Sodeb’O, passato da Capo Horn con un ritardo a dir poco importante, è stata la scelta di risalire l’Atlantico con una rotta che lo ha tenuto più vicino alla costa sudamericana rispetto a quella scelta a suo tempo da Joyon. La particolare situazione meteo, evidentemente ben interpretata dai meteorologi del team, ha permesso a Thomas Coville di risalire diretto verso l’Equatore e di recuperare miglia su miglia rispetto al riferimento di IDEC che proprio da queste parti incontrò grandi difficoltà.

Coville sa bene di non potersi abbandonare a facili entusiasmi: in momenti del genere è importante mantenere alto il livello di guardia. Da percorrere ci sono più di 5.000 miglia e c’è da attraversare la zona dei Doldrums, dove tutto può davvero accadere. Prima delle calme equatoriali, poi, Sodeb’O dovrà negoziare l’avanzata attraverso una profonda depressione in arrivo dal Brasile e non è detto che proprio questo sistema meteo ostacoli l’aggancio degli Alisei. Thomas vanta comunque una grande conoscenza di questo tratto di Atlantico, essendo transitato da queste parti più volte nel corso degli ultimi tre anni.

In pratica lo skipper di Sodeb’O sa solo che per cancellare il record di IDEC deve raggiungere Ushant entro l’1.40.34″ del prossimo 28 marzo e per questo non lascia nulla al caso, limitando al massimo il tempo dedicato al riposo: “Meglio dormire il meno possibile. Quando si dorme si perdono miglia. Nel corso degli ultimi giorni non ho chiuso gli occhi per più di un’ora di seguito. In questo mi aiutano i ragazzi che mi seguono da terra: è capitato che abbia dormito per tre ore filate e Christian Dumard non ha tardato a svegliarmi”.

Per seguire il tentativo sul tracking clicca qui.

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