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Dopo otto giorni di Oceano, Sodeb'O, il maxi trimarano di Thomas Coville, ha passato l'Equatore e ha già raggiunto la latitudine dell'arcipelago di Fernando...

Giro del mondo in solitario – Oceano Atlantico – Dopo otto giorni di Oceano, Sodeb’O, il maxi trimarano di Thomas Coville, ha passato l’Equatore e ha già raggiunto la latitudine dell’arcipelago di Fernando de Noronha, localizzato a nordest dalla punta orientale del Brasile. Un paradiso quasi incontaminato, utilizzato dagli organzzatori della Volvo Ocean Race come boa di percorso, che Thomas Coville ha lasciato rapidamente nella sua scia, felice di essere finalmente entrato nei flussi dell’aliseo di sudest dopo aver visto il vantaggio accumulato sul tempo di riferimento stabilito di IDEC limarsi di giorno in giorno, sino a passare da positivo a negativo. Negativo di quasi 260 miglia.

Ora Coville, che durante la sua discesa verso l’Equatore ha seguito una rotta del tutto simile a quella di Francis Joyon, può contare su 15 nodi di vento e da ormai sei ore sta veleggiando a 17 nodi di media.

Attimi da sfruttare, con il piede spinto sull’acceleratore, perchè i bollettini parlano chiaro e i meteorologi hanno già comunicato a Coville che non riuscirà a tagliare l’alta pressione di Sant’Elena come invece a suo tempo riusci a fare Francis Joyon all’altezza del 25mo parallelo, quando trovò un varco in mezzo all’anticiclone. Ora, invece, l’anticiclone è sprofondato verso l’Atlantico meridionale e si spinge fino a Buona Speranza. Una scelta potrebbe essere qualle di spingersi fin sotto l’anticiclone, ma da quelle parti la fanno da padrone gli iceberg e l’idea non attira più di tanto Coville. Come dargli torto?

Insomma, una situazione in divenire che potrebbe vedere Sodeb’O raggiungere la longitudine di Buona Speranza in netto ritardo rispetto a IDEC. L’unica certezza è che Coville, così come gli skipper della Barcelona World Race, ha avuto modo di provare sulla sua pelle tutti i difetti della Dame Hélène.

Per seguire il tentativo sul tracking clicca qui.

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