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L'approccio all'Equatore si sta rivelando più complicato del previsto per l'equipaggio di Banque Populaire V, il maxi trimarano di Pascal Bidegorry che da alcuni...

Trofeo Jules Verne – Oceano Atlantico – L’approccio all’Equatore si sta rivelando più complicato del previsto per l’equipaggio di Banque Populaire V, il maxi trimarano di Pascal Bidegorry che da alcuni giorni è impegnato nel tentativo di migliorare il primato stabilito da Groupama 3 sul giro del mondo senza scalo. Nel corso delle ore passate, infatti, l’inseguimento dell’enorme multiscafo al Trofeo Jules Verne ha subito un brusco rallentamento e il margine di vantaggio costruito durante l’attraversamento del nord Atlantico è andato pian piano diminuendo. Ora Banque Populaire V ha un vantaggio di una cinquantina di miglia sul “fantasma” del trimarano di Franck Cammas.

E dire che a bordo ci si era illusi di poter scappare dalla zona di scambio intertropicale già nel corso della notte passata, quando il vento sembrava aver ripreso a soffiare con la giusta intensità. Questa mattina, invece, i quattordici uomini di equipaggio si sono ritrovati al punto di partenza, fiaccati dall’umidità elevatissima, dal caldo opprimente e dalla quasi totale assenza di vento. Condizioni tipiche del Pot au Noir.

“Nel momento in cui vi parlo ci sono al massimo due nodi d’aria. Abbiamo issato il gennaker, abbiamo strambato, abbiamo fatto tutto il possibile – ha spiegato Pascal Bidegorry nel corso di una video conferenza tenutasi in mattinata – Il vento ci sta girando attorno. Avanzare a 3 nodi non è certo il massimo. E’ da questa mattina che non ci fermiamo un solo istante. Comunque non ci lamentiamo, sappiamo che il Pot au Noir può essere così. L’importante è mantenere la concentrazione e sfruttare ogni minima bavetta per muovere metri in avanti”.

Comunque sia, nel corso delle prossime ore Banque Populaire V affronterà il primo passaggio simbolico della sua sfida: l’attraversamento dell’Equatore. Da quel momento il GPS di bordo sostituirà la latitudine nord con la sud e l’equipaggio si ritroverà “a testa in giù”. In attesa del particolare momento, il navigatore Juan Villa spiega: “Siamo vicini alla zona centrale delle calme e il vento è al minimo. Secondo le immagini giunte dal satellite abbiamo ancora un fronte da passare e questo si estende per un centinaio di miglia. Al momento il vento pare essere leggerissimo da quelle parti e la situazione generale è peggio di quella che avevamo immaginato, ma speriamo che nel corso delle prossime ore le cose cambino”.

Per seguire il tentativo sul tracking clicca qui.


Video courtesy Banque Populaire Voile.


Video courtesy Banque Populaire Voile.

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