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E’ partita l’avventura di Sergio Frattaruolo e del suo Class 40 Extreme Sail Academy che lo porterà ad attraversare l’Atlantico sulla rotta di Cristoforo...

La Spezia – E’ partita l’avventura di Sergio Frattaruolo e del suo Class 40 Extreme Sail Academy che lo porterà ad attraversare l’Atlantico sulla rotta di Cristoforo Colombo, la Discovery Route. Lasciata Portovenere il primo stop forzato, ma comunque previsto, è a Port Lavandou, in Francia, in attesa che le condizioni meteo nel Golfo del Leone si calmino.

La fermata in Francia era programmata, e saremmo dovuti partire domattina per Cadice – spiega Sergio Frattaruolo – ma qui continua ad esserci l’iradiddio, con 40/50 nodi nel Golfo del Leone. Attraversare con questi forti venti non avrebbe portato nulla di buono al nostro fine ultimo, che è quello di stabilire un tempo di riferimento sulla Discovery Route per i Class 40. La barca è a punto e già rodata e non serve testarla ancora in condizioni estreme. Meglio non correre rischi e partire per il record con lo scafo e le vele in perfetto ordine”.

Insieme a Sergio, in barca per questo trasferimento a Cadice, ci sono il velista statunitense Alexander Sachs e Alessandro Drago. A Cadice saliranno a bordo Simone de Lorentiis e Pierpaolo Ballerini.

La partenza da Cadice è prevista al massimo per il 10 febbraio, ma Sergio Frattaruolo spera di poter partire il 6 o il 7 febbraio.

Il meteo è tutto dalla nostra parte – spiega Sergio – e vorrei arrivare alle Bahamas in circa 19 giorni, per poi spostarmi a St. Maarten per la Heineken Regatta, che partirà il 5 marzo. Sarà complicato ma spero di farcela”.

Le 3.884 miglia della Discovery Route saranno anche seguite da un pubblico speciale, quello degli studenti di alcune scuole elementari e medie di Bologna che si collegheranno telefonicamente con Sergio.

Ho già sperimentato questo progetto con la MiniTransat: la risposta dei bambini è stata così entusiasta che non posso non ripetere questa esperienza formativa sui valori dello sport e dell’ambiente. E poi con questa regata i ragazzi fanno lezione di storia e di geografia insieme. Non è male”.

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