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A sette giorni dall'arrivo di 747 TeamWork Evolution di David Raison, continuano incessanti gli approdi dei Mini a Bahia, quarantasette sono già in porto...

Salvador de Bahia – A sette giorni dall’arrivo di 747 TeamWork Evolution di David Raison, e a poco meno dall’arrivo di Gwenole Gahinet, trionfatore tra i Serie con quattro ore circa di marine su Pierre Brasseur, continuano incessanti gli approdi dei Mini a Bahia, quarantasette sono già in porto sui sessantadue ancora in gara.

Nella notte tra venerdi e sabato alle 3.09 è arrivata Susy Beyer, su 723 Penelope, prima degli Italiani, concludendo questa seconda tappa in ventitreesima posizione in 22g 14h 39min a una media di 5.71 nodi, e ventiduesima in classifica generale.

Le immagini e i primi racconti pubblicati ci mostrano Susy in TPS, sorridente e in buona forma fisica, anche se un po’ amareggiata per i guai tecnici subiti per quasi tutta la durata di questa seconda tappa, problemi che le hanno reso la navigazione dalle Canarie in poi “una galera”. Penelope ha infatti perso il suo pilota principale poco dopo aver lasciato l’arcipelago portoghese e anche la blu ha dato notevoli problemi cosicchè le informazioni a bordo sono divenute pressoche’ inesistenti. Il controllo di Penelope pertanto è stato affidato a un secondo pilota che però ha smesso di funzionare nei pressi delle coste brasiliane.

Da qui in avanti è iniziata la galera di Susy con ore e ore alla barra, e in isolamento radio dal resto della flotta. “Non l’avevo immaginata così dura la Transat” ammette Susy, e noi provando a immedesimarci in quello che ha passato non possiamo far altro che complimentarci con lei per la sua tenacia.

Simone Gesi, mentre scriviamo, ha tagliato la linea del traguardo a Bahia chiudendo la seconda tappa in 26ma posizione. Stanco ma felice Simone ha festeggiato da pari il suo l’arrivo, e a breve avremo il piacere di sentire il suo racconto. Maurizio Gallo rimane ora l’ultimo Italiano in mare a circa 369 miglia dall’arrivo.

Sergio Frattaruolo ormai fuori gara, procede velocemente verso il Brasile e ormai è a poco più di 1000 miglia. Lo stiamo seguendo tramite il tracking ufficiale, dove clikkando sul suo nome non viene visualizzata l’icona della sua barca ma la sua traccia è aggiornata.

Gli articoli della Transat 6.50 sono redatti dalla Classe Mini Italiana, che sta seguendo con grande attenzione l’evento.

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