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Volvo Ocean Race, verso l’anticiclone di Sant’Elena Volvo Ocean Race, verso l’anticiclone di Sant’Elena
Lasciatisi alle spalle il cancello di Fernando de Norohna, al largo delle coste brasiliane, i leader della prima tappa della Volvo Ocean Race, Puma... Volvo Ocean Race, verso l’anticiclone di Sant’Elena


Video courtesy Volvo Ocean Race.

Oceano Atlantico – Lasciatisi alle spalle il cancello di Fernando de Norohna, al largo delle coste brasiliane, i leader della prima tappa della Volvo Ocean Race, Puma e Telefonica, sono ormai in pieno atlantico del sud e fanno rotta verso il traguardo di Città del Capo. Davanti a loro, tuttavia, il famoso anticiclone di Sant’Elena potrebbe scombussolare le carte e la classifica. Camper guadagna sul duo di testa mentre Groupama 4 sembra finalmente uscito dalla situazione di empasse delle ultime ore e dista settanta miglia dall’equatore.

Non erano ancora passate le 5 GMT di questa mattina quando, a distanza di soli cinquantacinque minuti, i due leader Puma Mar Mostro e Telefónica hanno oltrepassato l’isola brasiliana di Fernando de Noronha, passaggio obbligato sulla rotta della prima tappa della Volvo Ocean Race. Alle loro spalle Camper (Chris Nicholson) è a poche decine di miglia dall’isola vulcanica brasiliana dove si prevede che Groupama 4 (Franck Cammas) possa arrivare domani verso mezzogiorno. Il duo di testa naviga ora in condizioni eccellenti, con andatura più larga e velocità vicine ai quindici nodi, il che fa presagire che il loro vantaggio possa aumentare.

Al rilevamento delle 13 GMT (le 14.00 in Italia) gli americani di Puma Mar Mostro erano alla metà teorica del percorso, a 3.255 miglia dal traguardo, ancora una volta tallonati, a sole 11,8 miglia, dagli spagnoli di Telefonica. Secondo le posizioni che giungono ogni tre ore, i neozelandesi di Camper avevano recuperato circa tredici miglia rispetto al precendente punto e anche Groupama 4 aveva rosicchiato qualcosa sugli avversari, pur avendo ancora 422,8 miglia di ritardo. Inoltre, per la prima volta da alcuni giorni, le posizioni indicano delle velocità quasi identiche dei quattro scafi, con 14,9 nodi per Puma, 15,2 per Telefónica e 15,6 per Camper e Groupama.

I due battistrada hanno impiegato esattamente dodici giorni per coprire circa 4.000 miglia e la prima metà del percorso che separa Alicante da Città del Capo. Tradizionalmente, il secondo tratto si considera il più veloce e quello dove spesso si sono infranti i record di percorrenza sulle ventiquattro ore. I prossimi due o tre giorni tuttavia, potrebbero essere complessi per i leader dal punto di vista strategico. A causa del periodo dell’anno – è primavera inoltrata nell’emisfero meridionale – il noto anticiclone di San’Elena è posizionato più a sud, il che creerà non pochi mal di testa ai navigatori che dovranno decidere quale tattica adottare nella seconda e decisiva parte della prima tappa della Volvo Ocean Race 2011/2012.

“L’approccio all’anticiclone di Sant’Elena da parte dei team sarà cruciale per il successo nella tappa. Se riescono ad evitare l’ostacolo potrebbero presto trovarsi in condizioni favorevoli per far rotta su Città del Capo. In caso contrario, potrebbero essere obbligati a navigare di bolina verso il traguardo, un’andatura lenta e scomoda” – ha detto il metereologo della Volvo Ocean Race, Gonzalo Infante – “Le ultime previsioni mostrano un sistema molto ampio di altra pressione che blocca la strada verso il Sudafrica. I team dovranno navigare vicino al centro della alta, il che potrebbe significare un rimescolamento delle carte e della classifica.”

Una situazione confermata anche da Tom Addis, navigatore di Puma, in un collegamento con la centrale operativa di Alicante ha detto: “Possiamo avere un approccio abbastanza convenzionale, cioè andare a sud, adesso non stiamo navigando verso la boa. Il piano generale è di cercare di posizionarsi per evitare l’alta di Sant’Elena, cercare di entrare nei venti da ovest per arrivare alla fine. La situazione è un po’ complicata a causa di un vecchio fronte, che ha lasciato una scia di aria fredda e contraria sul nostro cammino. Sarà difficile scegliere venerdì, sabato e domenica, ma poi quando lo avremo superato potremo continuare con il nostro piano.”

Solo nelle prossime ore si potrà dire, quindi, se la flotta della Volvo Ocean Race riuscirà a sfuggire alla minaccia del sistema antidepressionario e far velocemente strada verso la tanto agognata linea del traguardo di Città del Capo.

Per seguire la regata sul tracking clicca qui.

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