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Adria Ferries ORCi World Championship, Andrea Casale e il progetto vele di Hurakan Adria Ferries ORCi World Championship, Andrea Casale e il progetto vele di Hurakan
L'Adria Ferries ORCi World Championship, uno degli appuntamenti più attesi del calendario agonistico internazionale, si è trasformato in terra di conquista per i profili... Adria Ferries ORCi World Championship, Andrea Casale e il progetto vele di Hurakan

Hurakan - Adria Ferries ORCi World ChampionshipAncona – L’Adria Ferries ORCi World Championship, uno degli appuntamenti più attesi del calendario agonistico internazionale, si è trasformato in terra di conquista per i profili North Sails. Ad Ancona, dove sono state portate a termine otto prove caratterizzata dalla marcata instabilità della situazione meteo, le vele North hanno trionfato in entrambi i gruppi grazie alle performance di Hurakan, il TP52 di Marco Serafini, e di Scugnizza, l’NM38 di Vincenzo De Blasio, al secondo titolo iridato consecutivo dopo quello vinto a Helsinki nel 2012.

Altri risultati importanti sono stati colti da Enfant Terrible-Audi Domina, il TP52 di Alberto Rossi che ha chiuso terzo nel gruppo A difenendo il titolo iridato riservato al miglior owner-driver, e il Grand Soleil 38 Race Uka Uka Racing di Lorenzo Santini, secondo nel gruppo B con a bordo Daniele De Tullio di North Sails Bari.

Tra gli artefici del successo di Hurakan c’è Andrea Casale, entrato da pochi mesi nella famiglia North Sails e da subito impegnato a seguire un progetto iniziato oltre tre mesi fa.

Casale, che a bordo di Hurakan ha coperto il ruolo di randista, racconta: “Quello fatto con Hurakan è stato senza dubbio un bel percorso e ha rappresentato il primo impegno importante da quando sono entrato in North Sails. Siamo partiti da zero come team, barca e materiali e in pochissimo tempo, fra marzo e maggio, siamo riusciti a chiudere il cerchio. Davvero un bel risultato se si pensa che il TP52 è una barca che normalmente può scegliere tra tre rande, sei fiocchi e sette gennaker: un quantitativo di vele davvero enorme“.

Nell’approcciare il progetto ci siamo posti tre obiettivi: fare alcune vele nuove con il budget a disposizione; scegliere le vele migliori tra quelle fornite con la barca e portare le vele scelte nelle dimensioni determinate dal certificato ORC International“.

Per quel che riguarda le vele nuove abbiamo puntato subito sui codici estremi da poco vento: statisticamente, infatti, il giugno Adriatco è un mese che offre venti deboli – continua Andrea Casale, che già lo scorso anno aveva vinto la Gold Cup Melges 20 nelle acque di Napoli – I nuovi fiocchi light e super light, insieme al gennaker A1 in SK60, hanno sin dalle prime uscite dimostrato di saper aiutare concretamente una barca non troppo brillante nei range di vento più bassi. Utilissima in questo frangete si è rivelata l’esperienza del navigatore Bruno Zirilli che ha interpolato dati e performance con quelli del TP52 Azzurra, sul quale naviga abitualmente“.

Interessante è stato dedicarsi al fiocco medio esistente: per rimetterlo in forma abbiamo utilizzato il processo di rigenerazione del 3Di. E’ stata una scelta azzeccata, dato che la situazione meteo insolita ci ha portato a utilizzarlo moltissimo. Come dicevo, la rigenerazione del 3Di, concertata con Chris Williams, è stato molto interessante. Tramite un software di analisi fotografica si determina l’esatta forma della vela usata (in questo caso, appunto, il nostro J2 in 3Di). Con tre tagli orizzontali e l’aggiustamento della Luff Curve (la curva di inferitura), seguendo i valori indicati dal software si smagrisce la vela riportandola alle forme ideali. Infine, tramite con un processo di incollaggio e laminazione si ripristinala vela. Gli effetti sul 3Di sono evidenti e regalano una seconda vita a una vela che ha già subito una deformazione“.

Obbligatorio era rientrare nei limiti minimi del GPH – 450 sec/mn – in modo da essere ammessi al Mondiale. In tal senso è stato determinante l’aiuto di Stefano Schiaffino, che ha lavorato sulle dimensioni dei gennaker A1.5 e A2 e rifilare le rande in 3DL. L’obiettivo era quello di rendere le veli conformi al certificato, senza per questo incidere oltre misura sulle prestazioni della barca“.

Casale, che nel corso dell’Adria Ferries ORCi World Championship è stato spesso presente presso il punto di assistenza North Sails, sottolinea come il risultato sia il frutto di un appassionato lavoro di squadra: “In occasione di questo bellissimo campionato iridato tutto il personale North Sails ha mostrato ancora una volta la sua grande professionalità. Devo ringraziare i disegnatori Chris Williams e Stefano Schiaffino, il manager Daniele Cassinari e tutto lo staff impegnato sul parquet che ha lavorato sotto la direzione di Matteo Vetuschi. Un grazie anche a Francesco Bertone e Luca Frontalini per l’indispensabile service durante le regate di Ancona. Uno staff altamente qualificato, senza cui non saremmo mai arrivati a issare le vele e a vincere questo fantastico Mondiale“.

I risultati dell’Adria Ferries ORCi World Championship sono consultabili cliccando qui.

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