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I commenti positivi sullo svolgimento delle regate lunghe, per le buone condizioni meteo e per la bellezza del panorama della costa salentina che da...

[singlepic id=3301 w=300 h=201 float=left]ORC Int. World Championship – Brindisi – I commenti positivi sullo svolgimento delle regate lunghe, per le buone condizioni meteo e per la bellezza del panorama della costa salentina che da Brindisi fino a Lecce ha regalato scorci spettacolari, si snocciolano nella mattinata. Queste le voci davanti al Circolo della Vela di Brindisi organizzatore del mondiale insieme all’Offshore Racing Congress, Federazione Italiana Vela, Unione Vela Altura Italiana e International Sailing Federation.

Questa mattina in banchina anche Carlo Croce, Presidente della Federazione Italiana Vela.

Subito un imprevisto alla partenza della prima delle due regate lunghe: Vahinè 5 di Francesco Montanari ha disalberato per un cedimento strutturale.

Partite con vento leggero le 80 barche si sono trovate a metà della prima prova ad affrontare una forte rotazione di vento. Qui i tattici delle imbarcazioni più grandi hanno dovuto tirare fuori tutta la loro abilità per sfruttare qualsiasi bava di vento e non perdere acqua. Le imbarcazioni sono arrivate tutte al giro della boa davanti a Otranto, termine della prima delle due lunghe, tra le 18.43 e le 23.42.

Prima a girare la boa di Otranto in tempo reale Er Cavaliere Nero di Paolo Morville seguito da Meliti IV dell’armatore greco Geroge Andreadis e I.Nova di Alberto Franchella. Nel Gruppo B, sempre in tempo reale, primo alla boa Sagola di Fausto Pierobon, seguito da First Flight di Carriero-Gazzabin-Valente e Alvarosky di Francesco Siculiana. Interessante e spettacolare a questo giro di boa l’ingaggio tra Pitechusa e Frà Diavolo che hanno fatto un vero match race nell’ultimo miglio prima della boa.

Nella seconda prova, quella terminata davanti alla Marina di Brindisi sono state sempre le stesse imbarcazioni, in entrambi i gruppi, a mantenere la testa della flotta, con posizionamenti differenti. Nel gruppo A, sempre in reale, Er Cavaliere Nero, I.Nova e Meliti IV; nel Gruppo B Alvarosky davanti a First Flight e Sagola.

Molto agguerrito sul campo di regata, George Andreadis ha messo diversi punti di distacco fra la sua Meliti IV e I.Nova e ben 16 nei confronti della temibile Man. Ci sono ancora molte prove ma Andreadis le affronta con un equipaggio ben collaudato: “Abbiamo vinto a Key West e avevamo 2 come numero di prua. Stesso numero che abbiamo qui”.

Domani previste 2 o 3 regate tecniche sulle boe, davanti a Brindisi, sabato altre regate sulle boe, premiazione e cerimonia di chiusura.

Giancarlo Simeoli, timoniere I.Nova: “Siamo partiti bene e in fondo queste belle regate lunghe le abbiamo affrontate come se fossero un percorso a bastone, decisamente più lungo e con la bellezza dei paesaggi da poter ammirare durante la navigazione. Al primo vero calo di vento, nel bordo verso Otranto, davanti al faro di Lecce ci siamo trovati in un buco dove le quattro o cinque imbarcazioni più grandi erano riuscite a passare e noi ci siamo fermati nell’incrocio tra i due venti. Il resto della regata è stato all’inseguimento dei grandi per cercare di recuperare acqua. Ci sono ancora tante prove da affrontare ma a bordo il team funziona e c’è la giusta armonia per cercare di continuare a fare bene”.

Albino Fravezzi, timoniere Coconut: “Siamo arrivati da Viareggio con le più rosee intenzioni. Il nostro avversario più temibile è Low Noise, con il quale abbiamo fatto un bel duello anche durante queste ultime due prove. Ora non ci rimane che prepararci per le ultime manche”.

Maurizio Biscardi, armatore Nur: “Non siamo certo all’altezza dello scorso anno. Ci stiamo impegnando al massimo ma dato il livello degli avversari, sarà difficile arrivare oltre il sesto posto”.

Per consultare la classifica del Gruppo A clicca qui.

Per consultare la classifica del Gruppo B clicca qui.

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