[singlepic=56,250,170,,left]Audi MedCup 2008 – Marsiglia – Non si preoccupino gli appassionati di vela. Se a Porto Cervo il Maestrale è troppo forte per permettere ai partecipanti del Mondiale Melges 24 di prendere il mare, a Marsiglia, lo stesso vento ha regalato un’incredibile giornata di regate e, a USA-17, lo scafo di Larry Ellison, la leadership della classifica nella seconda tappa dell’Audi MedCup 2008. Ma andiamo per gradi. Iniziamo raccontando delle prime ore del mattino, quando il vento ha provveduto da sé a svegliare velisti e addetti ai lavori, sferzando visi e parti esposte con raffiche simili a lame. Il Comitato di Regata decide di aspettare. Passa un’ora e il Maestrale perde consistenza, assestandosi attorno ai venticinque nodi. Condizioni al limite. Strano a dirsi, tutto pare perfetto, il mare, la luce, le emozioni. Tutto, anche USA-17 che, passata l’emozione dell’esordio, rompe gli indugi e va a vincere la prima prova davanti ad Artemis, Platoon – Powered by Team Germany, recita l’entry list – e Caixa Galicia, alla cui ruota è impegnato Roberto Bermudez De Castro, assistito da un Andy Horton in forma smaliante. Matador, leader della prima ora, è solo settimo: risultato che ricalca quello ottenuto nella terza prova e che, sommato al dodicesimo raccolto da lì a poco, lo estromette dalla lotta per la vittoria. Nemmeno il tempo di tirare il fiato e si riparte. Grande bagarre in pre partenza. E’ battaglia: lotta chi vuole vincere, chi vuole piazzarsi, chi non vuole arrivare ultimo. La spunta Quantum, magistralmente portato da Terry Hutchinson e Morgan Larson che, nonostante surfino a oltre venti nodi, infliggono oltre un minuto di distacco a Caixa Galicia e Artemis, rispettivamente secondo e terzo. Quarto posto per Mean Machine, il vincitore di Alicante che tra ieri e oggi non ha tenuto fede a quanto mostrato nella practice race di lunedì. Solo decimo, questa è la vera notizia, USA-17, partito anticipatamente e costretto a rientrare dagli estremi. Penalità mal digerita da Russell Coutts, James Spithill e Michele Ivaldi, veloci, una volta a terra, a presentarsi in sala stampa dove chiedono ai fotografi di poter visionare tutte le immagini scattate negli attimi precedenti lo start: l’intenzione è quella di presentare ricorso. Poco conta se a guidare la classifica è Artemis, team satellite dell’equipaggio griffato Oracle. Trovate le prove, la richiesta di riparazione è presto pronta. La Giuria ascolta le ragioni a stelle e strisce, guarda le foto, i video e decide. Protesta accolta, riparazione accordata. USA-17, meritatamente, se si considera quanto visto tra le boe, balza in testa alla classifica, scavalcando a tavolino Bribon, scivolato così in terza posizione nonostante i due quinti di oggi, e l’armo svedese. Stentano anche oggi gli equipaggi italiani, bloccati da vicende alterne. Il migliore, per ora, è Audi TP52 Powered by Q8, nono. Manca la giusta concentrazione all’equipaggio di Mutua Madrilena, ancora una volta penalizzato dalla rottura di uno spi e, anche per questo, relegato all’undicesimo posto. Per domani, Maestrale permettendo, il programma prevede lo svolgimento di una costiera dal valore doppio: sperare nel riscatto azzurro e quantomeno obbligatorio.
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