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Si è da poco conclusa la prima giornata valida ai fini del Campionato Italiano Melges 24.

Marina di Scarlino – Se il buongiorno si vede dal mattino, questo Campionato Italiano promette grandi cose. Una nutrita flotta di cinquantasei barche, sole, caldo primaverile e vento fresco di maestrale che è arrivato fino a 15 nodi, gli elementi della prima giornata.

Prima prova
Alle 13.45 suona la prima sirena, seconda in verità se si conta un primo richiamo generale delle 13.30. Il vento arriva da 270° ed è sugli 8 nodi di intensità, la flotta per lo più sceglie il pin. Alla prima boa di bolina arriva Gullisara di Carlo Fracassoli con un discreto vantaggio sul secondo, Saetta, distacco che continuerà ad aumentare fino all’arrivo.

“Qui a Scarlino è facile trovare belle condizioni – commenta Andrea Felci, tattico di Gullisara – e noi siamo felici di questa bella giornata, considerando che dall’estate scorsa non saliamo in barca insieme”.

Seconda prova
Il vento gira ed entra da 300°, ma il Comitato è velocissimo a dare la seconda partenza con vento rinforzato sui 10 nodi, che continuerà ad aumentare fino ai 12-13. Questa è la prova di Saetta, che dopo due lati nei primi quattro posti, recupera e vince. Sulla linea di arrivo seguono tre barche in un metro, Maidollis, BluMoon con Flavio Favini alla tattica e Arterìa24Ever.

“Belle condizioni – commenta Daniele Cassinari tattico di Saetta – anche se c’erano dei buchi d’aria sul campo di regata; qui il livello è cresciuto rispetto a Sanremo, ma siamo contenti di aver confermato il nostro stato di forma”.

Terza prova
Vento ancora in aumento fino a toccare punte di 15 nodi e maggiori difficoltà per il Comitato che dopo un richiamo generale è costretto a interrompere anche le procedure del secondo tentativo a causa di un salto del vento. L’intelligenza rimarrà issata per una decina di minuti, sarà la più lunga attesa della giornata! Il terzo tentativo è quello giusto e chi parte meglio è indubbiamente BluMoon, che vince la prova, ma non tutti i giri di boa, nei quali si succedono scafi sempre diversi.

“Abbiamo archiviato una prima prova non convincente e siamo tornati a fare i nostri risultati – dice il tattico Matteo Ivaldi – qui ha luogo la prova generale di un lavoro durato tutto l’inverno in vista del mondiale”.

Ma la Volvo Cup premia anche gli ultimi, da questa tappa l’ultimo classificato – che però dovrà essere partito ad ogni prova – riceverà un Velocitek ProStart, un GPS che aiuta in partenza, per poter migliorare le proprie prestazioni.

Per consultare la classifica provvisoria clicca qui.

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