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Esordio sopra ogni aspettativa per il velista triestino Lorenzo Bressani nel circuito riservato alla classe Formula 18. Si è concluso a Punta Ala il...

Punta Ala – Esordio sopra ogni aspettativa per il velista triestino Lorenzo Bressani nel circuito riservato alla classe Formula 18. Si è concluso a Punta Ala il Cat Days, manifestazione organizzata dal Circolo Velico Cala Civette sito all’interno del Punta Ala Camping Resort. Trentotto gli equipaggi al via.

Tre giorni di regata in cui però, causa condizioni meteo avverse, giovedì poco vento e regata annullata ad un centinaio di metri dal traguardo, venerdì tre belle prove con vento da terra tra i 12 ed i 20 nodi, mentre sabato a metà della prima regata il Comitato ha optato, causa il troppo vento (25 nodi con raffiche sino a 30-32), per rimandare tutti a terra attendendo invano che la situazione migliorasse.

Per Lorenzo Bressani in coppia con il riminese Luca Filippi, quest’ultimo da anni nel circuito Formula 18, si è trattato di un esordio più che convincente. Due terzi ed un secondo posto i parziali della coppia che valgono la seconda posizione in classifica generale, alle spalle di Carlo Paoli e e Maurizio Stella (2-1-3 i parziali); terza posizione per Cristian Vettori e Riccardo Pinter.

Questa tre giorni di Punta Ala – commenta da Palma di Mairoca Lorenzo Bressani – è stato per me un ottimo banco di prova. Condizioni impegnative dai 12 ai 20 nodi di vento con grossi ‘salti’, dove serviva sia una buona velocità che delle scelte tattiche corrette. Da marzo ho fatto una decina di uscite sul Formula 18. Sono stato fortunato nel trovare Luca Filippi (mio prodiere) che mi ha dato un sacco di nozioni fondamentali per navigare sul catamarano. Contrariamente a quanto pensavo sono barche veramente divertenti. Ora però, sino a fine settembre, mi concentrerò sulla mia consueta attività professionale, non riuscirò più a regatare nel circuito Formula 18. Il mio obiettivo è comunque mantenermi in allenamento e tra un impegno e l’altro continuare ad allenarmi per prendere sempre più confidenza con l’attrezzo. Poi nel caso riuscissi a pianificare una campagna olimpica seria e strutturata potrei pensare di proseguire con il Nacra 17”.

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