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Mini Transat, la regata cambia vestito Mini Transat, la regata cambia vestito
Nuovo vestito per la Mini Transat che, partita con sedici giorni di ritardo, ha visto diversi cambi di percorso a causa del mal tempo,... Mini Transat, la regata cambia vestito

Michele Zambelli - Mini TransatSada – Nuovo vestito per la Mini Transat che, partita con sedici giorni di ritardo, ha visto diversi cambi di percorso a causa del mal tempo, con una sosta sulle coste spagnole, dopo solo due giorni di navigazione dal porto di Douarnenez (Francia).

Denis Hughes, il direttore di gara, ha personalmente presieduto il briefing martedì 5 novembre alle ore 10.00 da Gijon, dando una nuova veste alla 19esima edizione della Mini Transat, che partirà approssimativamente l’11 novembre dal porto di Sada con rotta diretta a Guadalupe, usando come cancello l’isola di Lanzarote.

Il programma iniziale prevedeva una sosta alle Canarie di circa dieci giorni, il che avrebbe permesso agli skipper di effettuare il cambio di equipaggiamento, in vista di una navigazione in zone più calde e un nuovo carico per la cambusa e l’acqua necessaria per l’ultima tappa verso il traguardo di Gaudalupe.

I ritardi hanno purtroppo creato dei seri problemi logistici, costringendo il comitato di corsa a valutare l’ipotesi di un’unica tappa fino alle isole caraibiche, trasformando la regata nella più lunga Mini Transat mai svolta, con circa 4000 miglia da percorrere no stop.

La notizia è stata accolta con un applauso dagli skipper, ma il problema diventerà preparare la barca per una navigazione di oltre 15 giorni.

Michele Zambelli a bordo del suo Mini Proto Fontanot ITA-342 si prepara ad affrontare una prova oltremodo impegnativa, ma che forse è l’unica soluzione organizzativa per dare un volto accettabile a questa edizione.

Nei prossimi giorni Zambelli porterà la barca da Gijon a Sada e inizierà i lavori per equipaggiare la barca con una cambusa aggiuntiva e il vestiario per le rotte oceaniche, in attesa della partenza dell’11 novembre.

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