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Ennesima giornata di vento leggerissimo a Qingdao. Rinviate a domani le Medal Race di Yngling e Finn. Bene Romero, tornato primo tra i Laser,...

Pechino 2008 – Qingdao – Ennesima giornata difficilissima a Qingdao, dove il vento continua ad essere leggero e instabile. Situazione che, anche oggi, ha comportato lunghe attese e diversi annullamenti, tra questi quelli delle Medal Race di Finn e Yngling, rinviate a domani nella speranza di trovare maggior collaborazione da parte di Eolo. Fermi al palo anche gli RS:X, per i quali il programma prevedeva tre prove; regate che verranno recuperate tra ventiquattro ore.
Buone notizie invece per 49er e 470 che, nonostante il poco vento, e le incertezze di un Comitato di Regata non sempre all’altezza della situazione, sono riusciti a completare la serie di qualificazione e hanno definito le entry list delle Medal Race in programma domani per il doppio acrobatico e lunedì per gli scafi di Zandonà-Trani e Conti-Micol.

49er
[singlepic=239,250,170,,left]Si è chiusa con dodici prove valide la serie di qualificazione dei 49er, per i quali la Medal Race è in programma domani. Ottime notizie per i fratelli Sibello (17-3-3) che, con i due terzi di oggi, hanno scalato una posizione in classifica, passando dal terzo al secondo posto. Staccati di undici punti dai danesi Warrer-Ibsen al comando sin dalle prime battute, i portacolori delle Fiamme Gialle, seppur in corso per l’oro – impresa molto difficile nonostante il valore doppio della regata finale – avranno il loro bel da fare per difendere l’argento dagli assalti degli avversari.
Ben tre, infatti, sono gli equipaggi molto vicini al binomio azzurro. A tre punti, penalizzati dai risultati odierni, stazionano gli australiani Outteridge-Austin (12-2-18); a quattro, invece, gli spagnoli Martinez-Fernandez (4-1-2), protagonisti di uno straordinario cambio di passo da metà serie in avanti, e i fratelli Peckolt (5-4-7), rappresentanti della Federvela tedesca.
La matematica lascia speranze anche agli statunitensi Wadlow-Rast (3-8-4), che dagli azzurri hanno un ritardo di nove punti e dagli australiani di sei. Va altresì sottolineato che, in caso di arrivo a pari punti, e quindi di confronto dei parziali, il binomio statunitense è un avversario particolarmente temibile, visti i tre successi di giornata conquistati in serie tra le settima e la nona manche.

470 maschile e femminile
[singlepic=229,250,170,,left]Ad aver risentito meno di tutte delle difficili condizioni meteo di Qingdao, sono, senza alcun dubbio, le classi 470, le cui serie di qualificazione si sono chiuse oggi con lo svolgimento di due manche per le donne e tre per gli uomini. Dieci risultati validi per entrambi i raggruppamenti e verdetti in parte già scritti.
In campo femminile, poco o nulla dovrebbe cambiare con la Medal Race di lunedì. Le australiane Reichichi-Parkinson (3-2) hanno infatti un vantaggio di diciotto punti sulle olandesi De Koning-Berkhout (4-16), le quali, a loro volta, devono difendere un margine di quindici lunghezze sulle brasiliane Oliveira-Swan (7-4).
Proprio dalla lotta per il bronzo potrebbe arrivare qualche emozione. Il binomio carioca, infatti, è nel mirino delle israeliane Kornecki-Buskila (11-15), distanti quattro punti, e dovrà guardarsi anche da Vogl-Flatscher (6-11) che, in finale, tenteranno di colmare un solco profondo dieci lunghezze.
Impresa quasi impossibile per Giulia Conti e Giovanna Micol (12-6) che, muovendo dalla settima piazza, avranno il loro bel da fare per mettere le mani su un alloro olimpico. Per loro, giunte all’appuntamento olimpico da vice campionesse iridate dopo una campagna maiuscola, ci sarà la possibilità di chiudere in bellezza un’evento che, in barba ai pronistici della vigilia, non le ha mai viste in corsa per il successo finale o per un posto sul podio.
Oro già assegnato in campo maschile, dove i campioni iridati del 2005 e del 2007, Nathan Wilmot e Malcom Page (16-3-10), hanno concluso la serie di qualificazione con un vantaggio incolmabile sul più immediato degli inseguitori. I fratelli olandesi Coster (8-4-2), infatti, sono secondi a ventidue punti dalla coppia australiana che, pur senza aver ottenuto alcun successo di giornata, potrebbe cavarsi il lusso di salire sul gradino più alto del podio marinandola Medal Race, comunque indispensabile per l’assegnazione dell’argento e del bronzo.
Una lotta, quella delle piazze d’onore, aperta ai già citati Sven e Kalle Coster, fermi a quota sessantaquattro punti, ai francesi Charbonnier-Bausset (14-7-20), terzi a due lunghezze dall’argento, e agli inglesi Rogers-Glanfield (OCS-2-3), quarti a cinque lunghezze dall’armo dei tulipani.
Come nel caso di Giulia Conti e Giovanna Micol, a tenere accesa la fiammella della speranza per Gabrio Zandonà e Andrea Trani (6-29-5), sesti a quota ottantuno al termine di una serie di qualificazione decisamente altalenante, è solo la matematica.

Laser Standard e Radial
Scivolato nelle retrovie con il trentaseiesimo di ieri, Diego Romero (10) ha approfittato dell’unica prova disputata oggi – e del conteggio dello scarto – per riprendersi la testa della classifica. Dopo cinque prove, il velista italo-argentino, apparso molto tranquillo nonostante il momento particolarmentedelicato, non può certo dirsi al sicuro e sa di dover vivere alla giornata.
La graduatoria, infatti, racchiude i primi dieci in tredici punti: una situazione che rende particolarmente difficile individuare il più pericoloso tra gli avversari. Al momento, dietro a Romero, separati di un punto l’uno dall’altro, sono incolonnati lo svedese Rasmus Myrgren (8), lo sloveno Vasilij Zbogar (2), il britannico Paul Goodison (9) e il francese Jean Baptiste Bernaz (6). A chiarire la situazione dovrebbe contribuire la giornata di domani, nel corso della quale, condizioni meteo permettendo, dovrebbero svolgersi tre manche.
In campo femminile, come sottolineato ieri, il conteggio degli scarti ha premiato la neozelandese Jo Aleh(2), balzata al comando con un netto di dieci punti. A tre lunghezze dalla leader insiste la lituana Gintare Volungeviciute (1), vincitrice di due manche consecutive. Più staccata Anna Tunnicliffe (6), scivolata dalla vetta in terza posizione e incalzata dalla cinese Lijia Xu (5), dalla croata Mateja Petronijevic (19) e dall’ingkese Penny Clark (3).
Altra buona performance di Larissa Nevierov (11) che, pur riducendo il distacco dall’argentina Cecilia-Carranza, decima con quaranta punti, rimane ancorata al quindicesimo posto.

Star
[singlepic=230,250,170,,left]Due prove valide per la classe Star, dove si è registrato un avvicendamento in vetta alla classifica tra gli svedesi Loof-Ekstrom (4-15) e gli statunitensi Dane-Sperry (2-4), balzati al comando grazie ai due ottimi risultati odierni.
Anche in questo caso, graduatoria cortissima, che racchiude sette equipaggi in altrettanti punti. I neozelandesi Pepper-Williams (9-2) sono secondi, i portoghesi Domingos-Santos (3-10) terzi e i tedeschi Pickel-Borkowski (14-1), vincitori della seconda prova odierna e secondi nella regata d’apertura, quarti. Ogni soluzione possibile anche per Rohart-Rambeau (1-5), quinti a quattro punti dalla vetta, tornati oggi a esprimersi ai loro livelli. Seppur attardati, sono in piena corsa per una medaglia il campione iridato in carica Maeuz Kusznierewicz (6-8) e l’armo britannico di Percy-Simpson (13-3).
Nuova giornata no per gli svizzeri Marazzi-De Maria (7-9), accreditati di buone possibilità ma finiti negli ingranaggi di una classe dal livello stratosferico, per i brasiliani Scheidt-Prada (11-6), attualmente fuori dai dieci, e per i nostri Diego Negri e Luigi Viale (8-12), veloci tra le boe ma fuori fase con il campo di regata. Per loro, giunti all’appunamento olimpico da vice campioni del mondo, una situazione di classifica di certo non brillante, che per essere raddrizzata necessita di un cambio di passo non procrastinabile.

Tornado
[singlepic=231,250,170,,left]Iniziano a salire le quotazioni azzurre nel Tornado, classe impegnata dal Comitato di Regata in due manche. Marcolini-Bianchi (9-4), considerati outsider di lusso in virtù dell’ottimo inizio di stagione, hanno salutato l’ultima posizione rimediata ieri e, con un totale di ventotto punti, si sono portati all’undicesimo posto della classifica guidata da Echavarri-Paz (6-1).
A quattro lunghezze dalla coppia spagnola, già protagonista ad Atene e campionessa del mondo nel 2005 e nel 2007, stazionano gli australiani Bundock-Ashby (4-3), nella cui scia, grazie a due piazzamenti di primo piano (1-2), si è portato l’equipaggio argentino – Lange-Espinola – bronzo ad Atene.
A contatto con il gruppo di testa si sono mantenuti i greci Paschalidis-Trigonis (5-12) e i francesi Revil-Espagnon (2-10).
Ha perso invece numerose posizioni l’aussie-olandese Mitch Booth (13-8) che, assieme al suo prodiere Pim Niuwenhuis, ha deciso solo all’ultimo di non utilizzare il rivoluzionario gennaker da bolina sviluppato con l’equipaggio statunitense.
Proprio quest’ultimo, composto da Lovell-Ogletree (12-7), pare non trarre alcun vantaggio da quello che secondo molti doveva essere un vero e proprio asso nella manica. Nonostante le condizioni di vento siano considerati ideali, il Code Zero non rende come dovrebbe e l’armo a stelle e strisce arranca nelle retrovie.

Programma di domani
Vento permettendo, domani si dovrebbero asegnare le medaglie delle classi Yngling, Finn e 49er: in programma , infatti, ci sono le tre Medal Race. Tutti gli altri atleti, ad esclusione degli specialisti del 470, fermi per un turno di riposo, saranno invece impegnati in tre manche, indispensabili per rimettere le serie al passo con quanto stabilito dal Bando.

Le foto di questo servizio – ad eccezione di quella dei fratelli Sibello – sono offerte da Juerg Kaufmann.

Per visitare il microsito su Pechino 2008 di Zerogradinord.it clicca qui.

Per consultare le classifiche clicca qui.

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